Il ds Vagnati commenta il mercato del Toro e la necessità di vendere: in ballo resta il destino di Zazza, Izzo e Verdi
A margine del match contro la Lazio, andato in scena sabato sera al Grande Torino, c’è stato spazio, come ovvio, anche per le questioni di mercato. Un mercato commentato dai diretti interessati con Ivan Juric che chiede ancora almeno un attaccante per rinforzare un reparto che non offre le giuste alternative. E con un Davide Vagnati che, al contrario, mette l’accento anche sulla necessità di operare in uscita. Senza negare, comunque, eventuali la possibilità di inserire ancora qualcuno se ce ne fosse l’occasione. Proprio pochi minuti prima del fischio di inizio, infatti, è stato il ds granata a dichiarare che “Se ci fosse la possibilità di poter metter dentro qualcosa lo faremo. Ma ha posto anche l’accento sul fatto che, arrivati quasi al termine della sessione estiva, per il Toro sia arrivato “il momento di fare qualche uscita – soprattutto guardando al futuro di qualche ragazzo che è qua e non ha spazio”.
Zazza, Izzo, Verdi: il Torino deve trovargli una sistemazione
E sono almeno tre, come ormai noto, i nomi a cui il Torino sta cercando una sistemazione: Simone Verdi, Armando Izzo e Simone Zaza. Tre giocatori che già lo scorso anno non hanno trovato spazio e che, di fatto, sono finiti in pochissimo tempo ai margini del progetto di Juric. Chi per caratteristiche tecniche, chi perchè, di fatto, non ha saputo mai dimostrare di poter davvero fare la differenza. Da un lato, infatti, c’è Izzo che, nonostante non rientri nei piani del tecnico, quando chiamato in causa ha sempre cercato di metterci del suo. Dall’altro, invece, ci sono due giocatori come Verdi e Zazza che dal loro arrivo in granata non sono mai davvero riusciti a giocarsi le proprie carte fino in fondo. Deludendo tecnici e tifosi.
Una situazione che il Torino vuole e deve sbloccare. E i motivi, ovviamente, non sono legati soltanto alle prestazioni. L’ingaggio dei te giocatori, infatti, pesa sulle casse societarie per oltre 5 milioni di euro. Un bel gruzzoletto che il Toro risparmierebbe volentieri. A prescindere da ulteriori trattative di mercato in ingresso. Da qui la necessità, espressa da Vagnati, di lavorare in uscita. Davanti però c’è un ostacolo che sembra difficile da aggirare: i tre giocatori non hanno mercato. Nessuna richiesta, nessun sondaggio e soprattutto nessuna trattativa. L’unica strada percorribile, quella di un eventuale ritorno di Simone Verdi alla Salernitana è stata bruscamente interrotta dopo i problemi sorti tra il club in questione e il ds Sabatini. Insomma la situazione in casa Toro è tutt’altro che semplice da risolvere con i tre giocatori che rischiano di rimanere in granata da esuberi. Uno stallo che la società non può e non vuole permettersi: le ultime ore del mercato estivo si preannunciano tutt’altro che tranquille.

Izzo secondo me è l’unico con una mezza speranza di mercato. Verdi ha solo la Salernitana: è interesse di tutti trovare l’accordo, spero lo facciano al fotofinish. Sul gobbo invece attendiamo la fine del contratto e sparisca per sempre!
Tre macigni sul nostro calciomercato.
Non riusciamo nemmeno a vendere Verdi alla Salernitana dove è stato fondamentale per la salvezza, figuriamoci, con questi tre ci tocca arrivare a scadenza, pensionati di lusso…
Prima o poi a furia di girare a vuoto su un campetto a parte, uno dei tre comincia ad abbassare le pretse e poi gli altri due seguono a ruota.
TG parlava giusto di Izzo all’Udinese…
Io non ci giurerei che si stufino. In fondo zaza fa quello già da un po’ ed è chiaro che ogni mese che passi senza giocare aumenti la difficoltà a trovare qualcuno che ti prenda, anche abbassando le richieste. Se zaza rimane fino a fine contratto potrà sperare in qualche… Leggi il resto »
io credo che Verdi sia bloccato dalle richieste di Cairo al momento, lui tornerebbe di corsa a Salerno penso anche riducendosi l’ingaggio
È possibile da quando detto dall’avvocato della Iervolino. Nel caso sia così speriamo che TDC scenda a più miti pretese. Su zaza evito di commentare perché se scrivessi ciò che penso del suo comportamento in questi anni rischierei